Una vita all’attacco – 24° Capitolo:



Sblocchiamo con un gol fortunosissimo. È un risultato dolceamaro. Vinciamo, ma siamo ufficialmente fuori dalla Champions, il che è un duro colpo per noi, in questo girone con un Celtic sorprendentissimo. Continuiamo col 442 d’emergenza, viste le assenze in zona offensiva.



Loro difendono davvero benissimo. Lacazette e Vardy sono in giornata no e quando sono in giornata no non segnano mai. C’è però da dire che il loro portiere fa parate incredibili e ci costringe a una brutta sconfitta, ingigantita dal nostro sbilanciarci per riprendere la gara.



Peggior gara della stagione. Si può dire che non giochiamo proprio. Veniamo annichiliti. Basta un gol a loro perché si fermino e noi più che difendere il minimo scarto non facciamo.



Partita strepitosa. Introduco un 4231 simmetrico (in occasione dell’attesissimo ritorno di Chiesa che sforna assist a ripetizione). Sembra avere un moto di orgoglio persino Ozil (che ha rifiutato il Chelsea in un ipotetico scambio con Morata). Sforna assist e segna persino, lasciandoci di stucco, visto che in questi due anni il suo contributo era stato minimo.


Piccolo record in giocatori in squadra dellla settimana.



Andiamo di 442 (che sarà modulo da trasferta anche quando tornerà Sanchez). Giochiamo benissimo nel primo tempo e Vardy non sbaglia davvero niente. Nel secondo tempo si spegne la luce e un loro gol dalla lunga distanza li fa entusiasmare e soffriamo fino alla fine.

MERCATO:

In attesa di Gennaio decido di cambiare qualcosa. Turan è infortunato gravemente, Cazorla non rende in nessuna posizione, Ozil alterna mesi di niente a ottime prestazioni e, infine, Sanchez continua a rompersi le costole, saltando mesi su mesi.



Sfumato Morata, decido di prendere un giocatore poliedrico – e soprattutto un ottimo crossatore (ne siamo praticamente sprovvisti in squadra) – che potrà fare l’esterno o il rifinitore.


Lascia il posto a De Paul l’unico giocatore che ha mercato, ovvero Nelson. Ha fatto discretamente, senza mai però alzare il livello (ed è un pessimo finalizzatore cosa che ci è costata spesso tantissimo). Avremo diritto al 20% su eventuale rivendita.

Una vita all’attacco – 23° Capitolo:



Ampio turn over in Carabao Cup (persino Zelalem in campo). Nel secondo tempo soffriamo e persino rischiamo.


Riproviamo ancora Milinkovic trequartista, visto la pessima stagione (la seconda) di Mesut Ozil. Sanchez e Lacazette nel 4231 rendono il modulo davvero più pericoloso. Ma sembriamo aver problemi di mira e finiamo per correre un rischio enorme sul finale.


E niente, siamo certamente fuori dalla Champions. Serataccia per Cech, che prende un gol prima da oltre trenta metri e poi un altro sul suo palo. Noi meriteremmo anche la vittoria, ma non riusciamo in nessun modo a metterla dentro. Almeno cinque occasioni nettissime, con Sanchez o Vardy da soli davanti al portiere. Turan e Ozil (che aveva sostituito il primo) si fanno male nell’arco di circa tre minuti. Gli avversari ci vanno giù pesante, ma l’arbitro non ammonisce o espelle. Addirittura Turan starà fuori quattro mesi, ma questa è solo la beffa.


Abbiamo mezza squadra fuori e decido di passare a un modulo più accorto. Fatichiamo a giocare bene e a restare concentrati. Alla fine possiamo dire di non aver brillato, ma nemmeno sfigurato.


Nel primo tempo tiriamo una sola volta, a dispetto del predominio territoriale. Teniamo palla ma loro ci limitano bene in difesa. Alla fine la partita la spacca Bellerin, al posto di Cazorla come esterno di centrocampo (Elvedi era titolare come terzino). Bellerin fa i due assist e crea numerosissimi grattacapi in contropiede. Decisivo il gol che la sblocca, con Lacazette che la stampa sul palo. La palla rimbalza su Fekir (reinventato punta in un 442 con un una punta avanzata e una punta completa) che non può sbagliare!

STATUS COMPETIZIONI:


Ribadisco che è chiusa per la Champions e gli infortuni e la sfortuna sono stati davvero nemici difficili da arginare. In campionato, invece, stiamo facendo bene e adesso si aspetta il mercato di gennaio per alcuni correttivi, vista l’ormai eterna fragilità di Sanchez e l’assenza magari di un ricambio là davanti.

Una vita all’attacco – 22° Capitolo:




Che dire? Le statistiche sono impietose. Meriteremmo la vittoria e invece subiamo gol nell’unica occasione in cui sbagliamo difensivamente. Il 433, con assetto più difensivo, ma con Vardy punta e Lacazette esterno sembra funzionare, non fosse altro che lo stesso francese si fa male. E rimaniamo per le prossime gare senza i nostri uomini di punta (Sanchez, Chiesa e Lacazette tutti insieme in infermeria).



Si dà una chance a Kolasinac che reclama spazio e si dà vita a una partita emozionantissima, che ci vede giocare tutto il secondo tempo con uno spregiudicato 424. Alla fine rimontiamo, ma Lacazette si fa male, a cambi finiti, e soffriamo dannatamente, non fosse altro per il gol da rapace di Tufan.
La perdita di Fekir (fuori circa un mese) è un colpo durissimo, visto che là davanti sono rimaste solo le riserve.



Sono forti forti. Kane è praticamente immarcabile. Non importa quanto lo si marchi, ogni volta ci castiga. Nelson e Ozil larghi nel tridente non entusiasmano ed Engels – che aveva chiesto di giocare – fa l’erroraccio che permette il gol di Kane.



Ci segnano dalla distanza, ma dopo il cartellino rosso di Xhaka è un’altra gara e finiamo per prendere due gol sul finire del Match, ormai esausti dai nostri tentativi di recupero. Vardy divora un paio di palle gol ed è ormai crisi.



Torna a pieno regime Lacazette e il suo contributo si vede. Svaria sul fronte d’attacco e crea occasioni pericolose a ripetizione, sfornando assist per i suoi compagni. Bellerin si riprende dopo un periodo negativo, Tufan segna ancora un bel gol da lontano e Milinkovic e Wilshere sembrano convincere sulla trequarti (vista la scarsa voglia di Henry di rischiare ancora Ozil o Turan). Unica nota negativa è che serve lo schiaffo del loro gol del pareggio per far lievitare nettamente la nostra prestazione.
Kolasinac esce fuori con un braccio rotto (dopo il crociato rotto e il piede rotto della passata stagione).

Status competizioni:



Le defezioni e un campionato tosto ci portano a rischiare in Champions. Il gruppo è veramente difficile, ma non devono darci per morti. In campionato è presto per capire come andranno le cose.