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CAPITOLO 2 – LO IMPONE IL BLASONE
Al mio arrivo la rosa era davvero in difficoltà. Ridotta all’osso, con qualche ottimo giocatore (Di Gennaro, Agazzi, Marsura e Maiorino) e tanti giovani o non pronti, oppure non adatti alla categoria.
L’obiettivo societario e anche il pronostico dei media è quello di raggiungere un posto nei play-off ed è evidente che strutturati così non sarà facile. È normale essere ambiziosi, lo impone il blasone societario. Sono in un club con più di cento anni di storia , che ha disputato ben 18 campionati di Seria, calcando anche il palcoscenico della coppa Uefa. Giochiamo all’Armando Picchi di Livorno, uno stadio da quasi quindicimila posti davanti ad una tifoseria caldissima e politicamente schierata. Va da sé dunque che se fare bene qui è un obbligo morale, per un livornese vale doppio.
CHI PARTE
Per iniziare la rifondazione diamo il via libera alla cessione del capitano Cristian Sosa . A 35 anni non è adatto a difendere impostando come vorrei ed a quell’età non si può di certo imparare. Cediamo anche l’esperto portiere Stancapiano che va a fare la riserva a Cittadella. Fortunatamente anche gli altri esuberi hanno mercato e per cifre modeste riusciamo a piazzarli tutti in giro tra serie C e D. CHI ARRIVA
Sul fronte degli arrivi, visto il budget esiguo, dobbiamo lavorare limando quello degli stipendi. Quindi ci tuffiamo nel mercato dei parametri zero e da lì arrivano: Minelli portiere ex Padova, Visconti terzino sinistro ex Pontedera e Novara, i centrali Albertazzi , scuola Milan e Joao Silva ex Bisceglie. A metà investiamo su Piccinocchi , metronomo ex Ascoli. Chi non arriva da svincolato arriva in prestito ed alcuni sono nomi clamorosi per la categoria: Rovella e Singo non hanno bisogno di presentazioni. Anche gli altri però se la cavano.Armini , Cortinovis , Di Serio e Gyabuaa infatti sono tutti nel giro delle selezioni giovanili italiane e vedono Livorno come il trampolino verso una luminosa carriera. All’ultimo giorno di mercato, dopo qualche giornata giocata molto sottotono, decidiamo di separarci da Vincenzo Mazzeo. Il 37enne non sembra integrarsi a dovere nel mio modulo e quindi prende la via di Palermo. In extremis individuiamo il suo sostituto e per molti tifosi è un’incognita. Si tratta del 24enne francese Thomas Robinet . Arriva dal Laval, terza divisione francese, con cui ha siglato sei reti in sette gare in questo scorcio iniziale di campionato. Sarà la nostra scommessa.
É inutile girarci intorno. L'undici titolare è veramente molto forte per la Serie C e se non dovessimo centrare l'obiettivo Play-Off sarebbe un fallimento molto rumoroso. Sono felice di come siamo riusciti a ristrutturare il parco giocatori. Abbiamo una rosa lunga e giocando ogni tre giorni è una cosa molto importante. Abbiamo sì attinto a vari prestiti, ma sono arrivati anche tanti giocatori a parametro zero che sono dunque diventati patrimonio societario.
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PAROLA AL CAMPO
Il debutto sulla panchina amaranto ci vede sfidare il Monopoli per la Tim Cup. Di fronte ad un pubblico di appena mille persone superiamo gli avversari per 2-1 con le reti di Marsura e Mazzeo su rigore. Il gol di Alvaro Montero serve solo a rendere più combattuto il finale. Al prossimo turno incontreremo la Reggiana di Massimiliano Alvini.----------------------------------------------------------------------------
Nell’esordio in campionato invece ci troviamo di fronte il Piacenza . Partiamo bene e al 19’ il bergamasco Agazzi trova l’angolino vincente dal limite dell’area. Armini di testa raddoppia venti minuti più tardi e ci manda al riposo sul 2-0. Maiorino dopo l’intervallo piazza il 3-0 ed il gol di Maritato serve soltanto a salvare l’onore. Ci prendiamo i tre punti ed iniziamo con il piglio giusto.
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Ritorna in scena la Tim Cup per mettere l’uno contro l’altro amaranto e granata. In panchina sfida tra allenatori toscani, con Massimiliano Alvini nativo di Fucecchio da una parte ed io nato a Capraia Isola dall’altra. La differenza di categoria si nota soprattutto nel cinismo delle due squadre. Noi creiamo tanto, ma non troviamo la via della rete, la Reggiana fa tre tiri ed altrettante volte segna. Stavolta il gol della bandiera è il nostro e porta la firma di Murilo . Siamo quindi eliminati dalla Coppa Italia.----------------------------------------------------------------------------
Il campionato funziona da antidolorifico ed il 3-0 rifilato al Como ci regala un po’ di sollievo. Segnano Maiorino , Marsura e Gyabuaa , quest’ultimo al primo gol tra i professionisti.
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Il primo dei 3 derby consecutivi (sono 6 in totale) mette sulla nostra strada il Pontedera . All’Ettore Manucci la gara svolta a ridosso dell’intervallo. Nei minuti di recupero della prima frazione infatti troviamo due reti con Cortinovis e Joao Silva . Marsura a centoventi secondi dal gong chiude ogni discorso.
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Lo scontro con la Pistoiese , oltre ad essere un derby, è anche un match di altissima classifica dato che noi siamo secondi ma con una partita in meno e loro primi. Per la seconda gara consecutiva non avremo a disposizione Rovella e Armini, impegnati con la Nazionale Under 20 e quindi spazio a Morelli, con Di Gennaro spostato al centro e Cortinovis. A decidere la gara è un volto nuovo: Thomas Robinet , giunto a Livorno nell’ultimo giorno di mercato dalla terza divisione francese per sostituire l’esperto Mazzeo volato a Palermo.
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Il trittico dei derby si chiude con un’altra grande vittoria d’asporto ai danni del malcapitato Grosseto . Joao Silva di testa insacca due volte ed avrebbe addirittura la chance per triplicare, ma il suo rigore viene respinto in angolo. Le altre reti portano la firma di Murilo e Cortinovis , entrambi al secondo centro stagionale.
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All’Armando Picchi di Livorno torna la Juventus . Si ok, non è quella di Cristiano Ronaldo e co., ma fa sempre un certo effetto. Fortunatamente dalla Prima Squadra non scende nessuno e noi siamo semplicemente strabordanti. Dopo ventitre minuti di gioco abbiamo già infilato 5 volte la palla in rete (doppio Marsura , doppio Cortinovis e Robinet ). La Juventus è palesemente alle corde e riesce a rispondere solo al 28’ con Brighenti . Marsura in versione “hombre del partido” nella ripresa sigla addirittura la sua tripletta.
Negli ultimi venti minuti abbiamo un calo ed i bianconeri ci puniscono due volte. Ne viene fuori un pirotecnico 6-3 che ci lancia in classifica a +6 dalle dirette concorrenti.
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Alla vigilia della gara contro l’Albinoleffe , fanalino di coda del raggruppamento, le notizie non sono positive. Rovella e Cortinovis , usciti malconci dalla gara con la Juve non ce la fanno e considerata la contemporanea assenza di Piccinocchi ci ritroviamo con soli tre centrocampisti a disposizione (Gyabuaa-Bussaglia-Agazzi). Nel testacoda va a schiantarsi la capolista. Un gol dell’ex Manconi ad inizio primo tempo risulta decisivo. Ci proviamo, ma non riusciamo mai a creare seri pericoli a Savini. I bergamaschi trovano così la loro prima vittoria in campionato.
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Riprendiamo la nostra corsa contro la Pro Sesto . Il successo è frutto di ben tre rigori concessi dal direttore di gara, di cui due trasformati da Maiorino ed uno respinto in angolo.
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Per la partita con la Pro Vercelli recuperiamo Rovella in mezzo al campo, ma perdiamo Visconti per 3 mesi. A deciderla è il fattore A: Agazzi -Armini . Nel finale Auriletto rende le cose più interessanti, ma è 2-1 per noi.
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LA CLASSIFICA
Sicuramente la classifica ci sorride. D’altronde con 8 vittorie su 9 gare giocate non potrebbe essere altrimenti. Incredibile anche il rendimento dell’altra toscana, la Pistoiese che, nel caso non riuscissimo a vincere la partita da recuperare, sarebbe lì a stretto contatto.
Edited by TheDundies° - 16/1/2021, 18:17