A.C. Milan

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  1. Pi3R#8
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    Milan: Official Topic





    Topic ufficiale del Milan, qui verrano inseriti tutti gli editoriali, le notizie calcistiche e non più importanti riguardanti la squadra rossonera.
    inoltre ci saranno aggiornamenti sul Mercato, sugli allenamenti e sulle interviste dei calciatori.


    Lo staff di https://football-manager.forumcommunity.net/
    >Ultimo aggiornamento: 09/04/10<
     
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  2. MichaelRosetti94
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    Mercato, rispunta il nome di Adebayor

    Puntualmente torna di moda in Via Turati Adebayor. Secondo sportsbook24.net, il Milan sarebbe nuovamente sulle tracce del togolese, già cercato ai tempi in cui vestiva la maglia dell'Arsenal ed era molto stimato da Ancelotti. I rossoneri potrebbero inserire nelle trattative Klaas-Jan Huntelaar (26), non del tutto convincente nelle sue uscite in maglia rossonera, ma con molti estimatori Oltremanica.

    fonte: Milan News
     
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  3. net;
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    Milan, Galliani: "Leo resterà sicuramente"

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    Sei partite al termine del campionato, mentre Ronaldinho suona la carica Silvio Berlusconi si dimostra pessimista: "I nostri attaccanti giocano troppo lontani dalla porta, come li facciamo i gol così?". Un quesito emerso in un colloquio con alcuni senatori mercoledì a Palazzo Grazioli, che è giunto all'orecchio di Leonardo sottoforma di critica, l'ennesima stagionale. Numeri alla mano l'attacco rossonero nell'ultimo mese ha stentato, con un solo gol realizzato di media a partita: Ronaldinho è all'asciutto addirittura dal 17 gennaio. Ma la critica di Berlusconi arriva proprio dopo la trasferta di Cagliari con le punte grandi protagoniste. Le accuse del numero 1 rossonero al suo tecnico ormai non si contano più e svariano da critiche alla formazione, passando per bocciature di alcuni acquisti (vedi Mancini), per arrivare al gioco. La sensazione è che tra i due ci sia un rapporto di amore e odio, con quest'ultimo predominante e il primo mai sbocciato: Berlusconi è consapevole che il futuro di Leo, per volontà dello stesso, con ogni probabilità sarà lontano dal Milan e forse anche con queste dichiarazioni ne sta preparando l'addio. Galliani questa mattina ha provato a chiudere il caso : "Leo resterà sicuramente", parole pronunciate in Lega Calcio, la stessa sede dove un anno fa disse che il brasiliano non sarebbe mai diventato l'allenatore del Milan.
    A Febbraio Berlusconi sempre da Roma, sempre parlando con dei senatori, disse che "Il Milan vincerebbe se lo facessero giocare bene". Allora Leo rispose con molta dignità "Basta una parola e me ne vado", questa volta fa finta di niente e forse risponderà a fine stagione volando in Brasile.


    tuttomercatoweb.com
     
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  4. Pi3R#8
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    Plazon, la possibbile stella futura del milan

    Il portoghese è e continuerà ad essere la seconda lingua ufficiale del Milan. Non è un caso, quindi, che nel mirino dei rossoneri ci sia un altro talento brasiliano. Si tratta del 16enne Lucas Domingues Piazon, considerato il nuovo Kakà. A breve il ds del settore giovanile milanista, Mauro Pederzoli, volerà dal San Paolo per opzionare il giovanissimo trequartista, pronto a trasferirsi in Europa una volta compiuti i 18 anni.

    Una corsa contro il tempo perché la stella della Seleçao Under 15, infatti, piace anche ad altre squadre, con il Chelsea di Carlo Ancelotti in testa. Qualcuno paragona Piazon a Messi, qualcun altro a Kakà. Ma visto il suo fisico, è alto 1 metro e 73, ricorda più l'ex rossonero, ora al Real Madrid.

    Il ragazzino si è messo in mostra nell'ultimo campionato sudamericano, dove con il suo Brasile ha chiuso al secondo posto: per lui, però, c'è stata la ribalta grazie ai 10 gol realizzati, che gli sono valsi il titolo di capocannoniere. Insomma, un bel biglietto da visita.


    Sportmediaset.it
     
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  5. net;
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    Non lo conosco

    Però non è possibile che tutti i giocatori sono i nuovi Kakà :asd:
     
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  6. Pi3R#8
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    Puntiamo ( ma veramente ) sui giovani !



    Il Milan vince la Coppa Italia Primavera 25 anni dopo la prima volta: era il 1985 quando Maldini alzò al cielo quel trofeo, senza probabilmente sapere che sarebbe stato il primo di una lunga serie con la maglia rossonera e ora è toccato a Simone Romagnoli questo onore; l'augurio più ovvio per l'attuale capitano della Primavera sarebbe quello di ripercorrere, anche solo in parte, la straordinaria carriera dell'illustre predecessore, ma perchè ciò si realizzi serve innanzitutto che la società Milan e lo staff tecnico della prima squadra cambino mentalità: casualmente, infatti, è proprio di questi giorni la notizia che riguarda indirettamente proprio Maldini e Romagnoli, passato e futuro del Milan: di fronte all'estrema emergenza nel reparto difensivo per i tanti infortuni, l'idea in casa Milan è stata quella di chiedere all'ormai ex capitano di tornare giocatore in questo finale di stagione, nonostante un'inattività di ormai dieci mesi, piuttosto che provare a dare fiducia e lanciare in prima squadra giocatori come Romagnoli o Albertazzi; se questo vuol dire puntare sui giovani... Nella scorsa estate, infatti, la società rossonera aveva annunciato il proposito di tornare a puntare sul settore giovanile dopo anni di colpevole abbandono e scarsi risultati e se da un lato il progetto è già andato a buon fine, e il risultato che stiamo celebrando lo dimostra, dall'altro c'è ancora molto da fare, per tramutare una rosa piena di giocatori pluridecorati ma "stagionati" in un gruppo in cui i giovani trovino spazio e possano imporsi. E' inutile, infatti, proclamare ai quattro venti di voler puntare sui giovani, di voler realizzare il progetto "cantera" imitando il Barcellona, se poi giocano sempre i vari Favalli, Seedorf o Inzaghi, con tutto il rispetto e l'infinita riconoscenza per i giocatori citati e per ciò che hanno fatto per il Milan. Al Barcellona, un certo Henry fa ormai panchina e in campo vanno a turno (o insieme) Pedro e Bojan, mentre al Milan Verdi e Zigoni li abbiamo visti (in panchina e qualche minuto in campo) solo quando l'attacco era decimato da infortuni e squalifiche. Qualcuno ha provato a giustificare il mancato coraggio nel puntare sui giovani dicendo che non si vuole correre il rischio di bruciarli davanti all'esigente pubblico di San Siro, ma mi permetto di ricordare i recenti cori di incoraggiamento per Zigoni al suo esordio in serie A in Milan-Lazio o quelli un po' più datati per Strasser in Milan-Udinese dello scorso campionato nel giorno in cui, ironia della sorte, a San Siro veniva presentato un certo David Beckham, ovvero non proprio un ragazzino ma altro campione esperto che avrebbe tolto spazio al lancio di giovani come Strasser, appunto; per non parlare dell'ovazione per Paloschi in occasione del suo fulmineo primo gol in serie A 18 secondi dopo il suo ingresso in campo, anche se poi il buon Alberto è stato mandato a farsi le ossa al Parma invece di essere lanciato definitivamente in maglia rossonera come avvenuto da altre parti (che si dice di voler imitare) con i già citati Pedro e Bojan. Proprio la squadra che tutti in questo momento definiscono la più forte del mondo impiega stabilmente circa sette-otto giocatori provenienti dal vivaio e molti di questi, al momento dell'esordio, erano molto giovani e paragonabili come valore ai ragazzi che Giovanni Stroppa ha portato al trionfo in Coppa Italia, ma hanno trovato quello spazio e quella fiducia, non solo in momenti di emergenza, che qui vengono sempre negati ai giovani. Mi piace sempre ricordare che la famosa difesa degli Invincibili che ha fatto storia ed è durata per tantissimi anni, era formata da Baresi, Filippo Galli (poi Costacurta), e Maldini, tutti prodotti del vivaio rossonero, più Tassotti arrivato giovanissimo dalla Lazio; poi c'erano altri come Evani o lo stesso Stroppa, che possiamo definire il Pedro rossonero, visto che segnava ad ogni esordio in qualche competizione, Coppa Intercontinentale compresa; allora c'era più coraggio nel lanciare i giovani, ora ce n'è molto meno e i segnali non sono incoraggianti, visto che il primo rinforzo per la difesa è un certo Yepes che ha 34 anni. Puntare sui giovani prevede di accantonare qualche senatore e, soprattutto, potrebbe costringere ad un periodo di transizione, ma non è che lasciando da parte i ragazzi e intestardendosi a puntare sull'usato sicuro in questa stagione il Milan abbia fatto faville; io sono sicuro che i tifosi rossoneri capirebbero e accetterebbero un ridimensionamento a patto di sapere che c'è un progetto valido, piuttosto che vedere una società che brancola nel buio perchè comunque non può fare grandi acquisti in sede di mercato e si limita ad operazioni "a costo zero" per dare una rinfrescatina ad una rosa logora e incompleta. Nella squadra che ha battuto il Palermo a San Siro ci sono vari giocatori che possono essere già pronti per il lancio in prima squadra: i già citati Romagnoli, Albertazzi, Strasser, Zigoni e Verdi più altri come Oduamadi o De Vito (che ha già esordito nella Coppa Italia "dei grandi"); poi c'è l'oggetto misterioso Adiyah, acquistato come grande promessa e vice-Pato e poi sparito nel nulla nonostante l'infortunio del Papero che, oltretutto, è di qualche mese più giovane di lui. Stiamo parlando di sette-otto eventuali innesti nella rosa che potrebbero ringiovanire e rinvigorire un gruppo che ormai da tempo dimostra di non farcela più; se davvero non si può investire molto in sede di mercato puntiamo su di loro, ma davvero, non solo a parole e con vane promesse estive che sanno di presa in giro per giustificare i mancati acquisti; i tifosi sono pronti alla nuova era, ora tocca a società e tecnici crederci e voltare pagina e chissà che questa Coppa Italia, così come avvenuto nel 1985, non sia di buon auspicio, visto che la generazione che ha vinto allora (quella dei Maldini e Costacurta) ha fatto la storia del Milan negli anni successivi conquistando un numero impressionante di trofei.

    Di Davide Bin

    Milannews.it
     
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  7. MichaelRosetti94
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    Quoto tutto qello che c'è scritto nell'articolo
     
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  8. Pi3R#8
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    Infatti, io direi di buttare nella mischia Verdi.
    Altro che adattare huntelaar come ala, proviamo lui, tanto se va male ormai il nostro posto in Champions lo teniamo sicuro.
    Un altro da provare è Albertazzi, fortissimo centrale ,uno dei migliori in italia.
    E poi c'è Strasser che mi ricorda sempre più gattuso !
     
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  9. Pi3R#8
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    Milan, un mercato senza sogni ( e senza soldi )




    Editoriale Di : Luca Serfini

    I blog, i social network, i siti sportivi, le postazioni mail delle televisioni pubbliche e private, sono sommersi dai messaggi dei milanisti che fanno domande sul mercato che li attende. Qualche collega che se ne occupa tende a credere che ci sarà, un mercato, per il Milan. E allora snocciola qualche nome: ancora ‘sto Dzeko, Valdes, Eder, Buffon, Criscito, Kjaer. Nemmeno loro, i giornalisti che si occupano di mercato, si vogliono rassegnare all’idea che il budget anche in questa stagione sarà di euro 0,0 (zero virgola zero).

    Che cosa abbia portato a questa apatia totale da parte di Berlusconi, è francamente molto difficile da capire. La storia dei figli arrabbiati è una palla: Piersilvio e Marina sono arrabbiati per gli sprechi, non per gli investimenti. Il Milan da 25 anni è un motivo di prestigio per la famiglia. Che senso avrebbe bacchettare un uomo che ha vinto tutto con la società rossonera, nella vita ha guadagnato una fortuna e fa guadagnare loro, ha più di 70 anni, compra ville da 50 milioni ciascuna, una dietro l’altra, e ha un patrimonio personale che di Milan potrebbe gestirne 3 o 4?

    Prendersela con Adriano Galliani del resto non è giusto e non ha molto senso: lui in questi anni i contratti firmati da giocatori e società li ha portati eccome ad Arcore, ma se li è visti stracciare in faccia. Zambrotta (2006), Buffon, Cissokho, Ibrahimovic, Dzeko… Gente già pronta per le foto ufficiali, ma poi Galliani è stato costretto a ripiegare su anziani a parametro zero ed è questa anche la campagna acquisti che attende il club la prossima estate.

    Si può obiettare che bisognerebbe puntare sui giovani e siamo d’accordo. Preferiamo, lo abbiamo scritto 7 giorni fa, Darmian, Albertazzi, Strasser, Verdi a Yepes, Emerson, Marcio Amoroso. Però ricordatevi che fine hanno fatto in questi anni fenomeni come Andreolli, Santon, Giovinco, ora Candreva, e pensate alle difficoltà (fisiche) di Paloschi o al caso-Balotelli. Pensate al Milan e a Dalla Bona, Donati, Pozzi, Graffiedi, Marzoratti… Ci vogliono equilibrio, pazienza e un po’ di fortuna. Ma il mercato per costruire una grande squadra si fa con altri giocatori. Grandi giocatori, appunto, Per i quali ci vogliono soldi che il Milan non ha più voglia di spendere e che non spenderà. E nessuno si illuda nemmeno con Valdes, Kjaer, Eder: non sono grandi, ma costano anche loro come se lo fossero.

    Il rischio semmai è quello di perdere altri calibri, Ronaldinho e Pato in primis. Il Gaucho è attirato dal City e disamorato dallo stesso presidente rossonero, che lo chiama ogni 10-15 giorni per incoraggiarlo, ma alle richieste di rinforzi del giocatore (che le sue promesse estive le ha mantenute in pieno) cambia discorso. Il Papero ha paura che oltre ad essere finito un ciclo infinito di 22 anni, ne sia iniziato uno senza ritorno. Tutti al Milan sanno che questo 3. posto è frutto del campionato dell’Inter più che dai loro meriti: avessero fatto i punti delle ultime stagioni i nerazzurri, la chimera scudetto sarebbe finita ben prima di questo tragico ciclo Napoli Parma Lazio Catania e Sampdoria (3 punti in 5 partite di cui 3 in casa).

    L’arrivo degli arabi in società è congelato: non si vende a 400 milioni il 40% di un marchio, anche se è quello del “club più titolato al mondo”. Ci vogliono proprietà immobiliari e il centro sportivo di Milanello ne vale a dire tanto un decimo. Ci vuole lo stadio di proprietà, per cui da un anno proseguono le ricerche nell’hinterland per indivudare l’area. Lo Stadio Emirates di proprietà dei nuovi azionisti rossoneri darà un colpo di vento deciso a questo clima di depressione: quanto tempo e quante vittorie dell’Inter, o di altri, ci vorranno?

    Nel frattempo il clima politico intorno a Berlusconi, senza avversari, è quello di un accerchiamento: appena Paolo Maldini è stato accostato al club di via Turati per un ritorno da dirigente, scatta un’indagine. Mentre le intercettazioni di gente che aveva incarichi un po’ più importanti di Meani, riposano in pace.


    milannews.it
     
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  10. Pi3R#8
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    Galliani parla dopo il Bilancio del 2009



    Il futuro del Milan sarà ancora con Pato, Ronaldinho, Borriello. Parola di Adriano Galliani. "Non vendiamo nessuna star. Certamente non vendiamo Pato, certamente non vendiamo Thiago Silva, certamente non vendiamo Ronaldinho, Huntelaar, Borriello", ha detto l'ad rossonero alla presentazione del bilancio 2009. Che si è chiuso con una perdita consolidata pari a 9,8 milioni di euro, in miglioramento dell'85% rispetto ai 66,8 milioni del 2008.

    Sempre nel 2009, secondo il bilancio approvato dall'assemblea degli azionisti di via Turati, il fatturato consolidato è ammontato a 327,6 milioni di euro in crescita del 38% rispetto ai 237,9 milioni di euro del 2008. Adesso al Milan si può guardare al futuro e al mercato con ottimismo. "Il 2010 sarà più difficile del 2009 che è stato salvato dal signor Ricardo Kakà, la cui vendita al Real Madrid ha generato una plusvalenza di 66 milioni di euro", ha però frenato Galliani.

    C'è poi il tormentone allenatore: Leonardo sì, Leonardo no. "Deciderà lui. Io sono innamorato di Leonardo - ha osservato Galliani - . Lasciamo finire il campionato, pensiamo a finire bene il torneo e ad andare in Champions League diretti, poi l'estate sarà molto lunga. La sua situazione è diversa da quella di Ancelotti. Concorderemo cosa fare, spero di convincerlo".

    E Lippi? "Nessuno ha mai pensato a Lippi. E' un mio amico, è il ct della Nazionale campione del mondo. Spero che rimanga Leonardo altrimenti sapete come la pensiamo io e il presidente Berlusconi: il Milan ai milanisti". A tale riguardo, scherzando, Galliani ha presentato un lungo elenco di ex rossoneri: "Tassotti, Galli, Van Basten, Donadoni, Rijkaard, Baresi... Allegri? Non so se dice di essere milanista, è possibile tutto...".


    sportmediaset.it

    Pato, matrimonio durato solo 9 mesi



    Un addio inaspettato. Dopo soli nove mesi di matrimonio scoppia la coppia Alexandre Pato-Stephanie Brito. L'attaccante del Milan si sarebbe lasciato con la giovane attrice. Lei per lui si era trasferita dal Brasile in Italia e lui ad ogni gol le mostrava un cuoricino. Poi la rottura. Definitiva pare. Infatti l'agente del giocatore avrebbe dichiarato al quotidiano brasiliano Extra che lui si è trasferito in hotel, in attesa del divorzio.

    Eppure lo scorso 28 febbraio, quando il calciatore era andato in gol non aveva dimenticato di disegnare un cuoricino con le dita delle mani in direzione della tribuna dove lo stava a guardare la moglie. La prima avvisaglia di una possibile crisi l'8 aprile, quando al First Annual Champions Gala organizzato da Clarence Seedorf per beneficenza, Pato si è presentato da solo. La crisi matrimoniale tra i due pare sia sopraggiunta nel periodo in cui il Papero è stato infortunato, e secondo Extra, è stato avvistato in compagnia di Ronaldinho in giro per i locali di Parigi.

    Ora la notizia rimbalzata in Italia dai giornali brasiliani. L'agente del giocatore, Gilmar Veloz, ha spiegato che Pato ha già abbandonato l'appartamento dove viveva con Stephanie a Milano, si è sistemato in un hotel e ha dato incarico ai suoi legali per avviare le pratiche di divorzio. Alexandre e la bella attrice si erano sposati lo scorso luglio entrambi vestiti di bianco, con una cerimonia molto lussuosa e sfarzosa: gli sposi a bordo di una Rolls-Royce avevano raggiunto il Copacabana Palace per un party con 250 invitati.


    tgcom.mediaset.gossip
     
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  11. »HiMyNameIsViNz
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    Ma qualcuno gliela rompe la testa a Galliani? Non lo sopprto. Altro calciomercato ridicolo. Bah, vergognatevi.
     
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  12. net;
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    CITAZIONE (»HiMyNameIsViNz @ 23/4/2010, 19:19)
    Ma qualcuno gliela rompe la testa a Galliani? Non lo sopprto. Altro calciomercato ridicolo. Bah, vergognatevi.

    Galliani è solo un raccomandato grazie a i suoi precedenti politici

    e lavorara negli anni 80' con berlusconi :shifty:

     
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  13. Pi3R#8
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    Beh Galliani capisce di calcio quanto mezza serie A.
    Il problema è il grano che manca, Galliani non ha colpe.
    Forse non avete capito che Huntelaar è stato preso come " contentino " per zittire i tifosi, figuriamoci se Berlusconi prendeva Sneijder.
    Poi non dite che ha fatto solo errori in questi anni, purtroppo lui ha fatto quello che poteva coi soldi a disposizione, infatti quando ne aveva di soldi i giovani li ha presi. Vedi Pato, Thiago Silva, riscatto Borriello e Abate e se torniamo indietro l'acquisto di Nesta ecc.
    Purtroppo coem dice anche l'articolo lui di contratti se ne ha visti strappare in faccia a migliaia.
    Come quello di Fabregas 2 anni fa, nell'estate 2008 era preso per 25 MLN ma Berlusconi riteneva il prezzo troppo alto e si annullò l'affare, ora spiegategli al premier che fabregas ne vale 60 di MLN e che ha fatto 15 goal, più del miglior bomber rossonero ;)

    Ripeto Galliani non ha colpe !
     
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  14. FabioFebio
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    A mio parere il vero incompetente è il Berlusca, non ci capisce una mazza di calcio
     
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  15. net;
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    Ma è giusto così! Il presidente deve cacciare i soldi, e i DG li devono usare
     
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6694 replies since 9/4/2010, 15:39   95099 views
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